Sunday 1 May 2011

Walter Junior Casagrande: una dannata rockstar



Ci sono stati giocatori più bravi e più famosi di lui coinvolti in amare spirali. Il suo nome e' legato ad un filo di rasoio in cui sesso-droga-rock  e pallone, sono i fattori fondamentali della sua incredibile storia. 
Walter Junior Casagrande era un colpitore di testa eccezionale, univa alla potenza che esprimeva nei calci piazzati una notevole velocità in progressione ed una tecnica sopraffina. I suoi inizi furono da predestinato: esordio a 17 anni nel Corinthians, cinque stagioni da star assoluta in Brasile.
Il fattaccio a 19 anni lo trovarono con la cocaina e salto' i mondiali del 1982. La droga fece capolino nella vita di Walter quando la sua carriera da calciatore professionista aveva appena preso il via.

E poi ci fu lo sbarco in Europa al Porto. problemi con l’allenatore e poi nei quarti di Coppa Campioni a Brondby la tibia si spezza. Fu costretto a vedersi da spettatore la finale contro il Bayern Monaco, quella del “tacco di Allah-Madjer”. Subito dopo Walter arriva in Italia, estate 1987, acquistato dall’ Ascoli di Costantino Rozzi. Alterne fortune ma sempre tante reti poi nel 1991 l’approdo al Torino rampante di Mondonico. Casagrande inizierà una fugace ma intensa storia d’amore con i tifosi granata, condita dal successo in Coppa Italia del 1993 che però lui vivrà da comprimario a causa degli infortuni ma soprattutto dalla cavalcata fino alla finale Uefa della stagione precedente contro l'Ajax.

Sarà lui il bomber del Toro in Europa, è  il secondo granata che ha segnato di più nelle competizioni europee, dietro solo a Graziani. Poi la storia del Torino inizia a declinare e per Walter è il momento dell’addio: gli ultimi anni di carriera li spende nell’amato Corinthians fino al ’96, quindi diventa commentatore televisivo per Rete Globo.

Il ritorno in Brasile e l’inizio della sua seconda vita, quella da ex calciatore: ma purtroppo fa riemergere il lato oscuro di Walter e torna nell’incubo. La vita sentimentale è un disastro, spia di un'instabilità emotiva: il divorzio dalla mogile, la cocaina e l’eroina che tornano nella sua vita. Nel 2004 un malore davanti alla sede di Rete Globo,  Walter ce la fa ma ci ricasca un anno dopo.Nel settembre 2007 arriva un terribile incidente stradale, guidava in stato d’ebbrezza e sotto effetto di sostanze stupefacenti. Si schiantò, altri tre giorni di terapia intensiva. Casagrande si rialza ancora, riprende a lavorare in televisione.


La storia di Casagrande è legata alle sue prodezze e sregolatezze dentro e fuori i campi da gioco ed è ancora presto per dire se Walter “ce l’ha fatta”, ma se non avesse fatto il calciatore sarebbe sicuramente diventato una dannata rockstar.


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