Friday 1 March 2013

Davide Gualtieri: 8,3 secondi che hanno sconvolto il calcio mondiale .... e l'Inghilterra

Quando si parla del calcio sammarinese ci vengono alla mente nomi come Massimo Bonini, che nel 2004 vinse il Golden Player dall'UEFA come miglior giocatore dell'ultimo mezzo secolo della nazionale del San Marino, o Marco Macina, il fenomeno mai esploso. Ma qualcuno non dimentica, soprattutto i tifosi inglesi, il nome di Davide Gualtieri che è ricordato per aver realizzato il gol più veloce nella storia della FIFA contro l'Inghilterra, il 17 novembre 1993. 

Nella partita che ebbe luogo al Renato Dall'Ara di Bologna, il San Marino ebbe il calcio d'inizio e la palla venne giocata velocemente in avanti. Il difensore inglese, Stuart Pearce, tent
ò un retropassaggio al portiere David Seaman e Gualtieri come un furetto anticipò il portierone depositando la palla nella porta avversaria. Fu cronometrato a 8.3 secondi e rimane tutt'oggi la rete più veloce siglata durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo in USA.


Ma non fu l'unica ragione per cui Gualtieri é ricordato nel libro dei record. Dato che la nazionale bianco-azzurra ha giocato 105 partite ufficiali nella sua storia (157 ore e 30 minuti di calcio) possiamo in modo affettuoso ricordare che quella notte a Bologna fu l'unica volta che San Marino prese il comando in una gara ufficiale. Per 22 minuti San Marino riuscì a domare gli inglesi che sembravano dei gattini impauriti tra la rete di Gualtieri e il pareggio di Paul Ince, poi i padroni di casa persero 7-1 sotterrati dal potenziale tecnico e fisico degli inglesi che si trasformarono in leoni indomabili.
Sia l'Inghilterra che San Marino non riuscirono a qualificarsi per USA '94. L'Inghilterra aveva bisogno di vincere con sette gol di scarto e sperare che la Polonia sconfiggesse l'Olanda. Il manager dell'Inghilterra, Graham Taylor, si dimise poco dopo la partita e la disastrosa qualificazione.

Gualtieri ha continuato a giocare per la squadra nazionale di San Marino fino al 2000, quando si ritirò per un infortunio. Ora lavora come venditore di computer ed ancora oggi viene intervistato dai media inglesi per quell'impresa e, fiero, ama farsi immortalare con la maglia numero 3 di Stuart Pearce che quella sera gli fece vedere i sorci verdi.

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