Tuesday 1 May 2012

Bruno Nicolé: un ragazzo prodigio

Iniziò la sua carriera di attaccante nelle file del Padova, sotto la guida di Nereo Rocco; con i biancoscudati esordì in serie A appena sedicenne, nel corso del campionato 1956-57. L'anno successivo fu acquistato dal club bianconero, conquistando subito i tifosi con le sue prodezze. Con la Juventus si aggiudicò 3 scudetti e due Coppe Italia.

Era considerato il ragazzo prodigio del calcio italiano, particolarmente veloce, dotato di una buona tecnica di tiro, esordì nella Nazionale maggiore di Gipo Viani il 9 novembre 1958 in un'amichevole a Parigi contro la Francia, reduce dal brillante terzo posto ai Mondiali svedesi del 1958 svoltosi il precedente giugno. La partita terminò 2-2 e Bruno segn
ò una doppietta diventando, a 18 anni e 258 giorni, il più giovane goleador della storia della Nazionale azzurra, record ancora imbattuto.

In Nazionale disputò 8 incontri segnando i soli 2 gol all'esordio. Alla sua penultima apparizione in azzurro, nell'amichevole del 25 aprile 1961, vinta 3-2 a Bologna contro l'Irlanda del Nord, gli fu affidata per la prima ed unica volta la fascia di capitano. All'età di 21 anni e 61 giorni, divenne così il più giovane capitano della Nazionale, record che tuttora detiene.

Salito alla ribalta troppo giovane, bruciò le tappe e, lasciata la Juventus nel 1963, non riuscì più ad esprimere appieno le proprie potenzialità. Influì negativamente sulla sua crescita, e dunque, sul prosieguo della carriera, lo spostamento di ruolo, all'ala destra, essendo il centro occupato da John Charles e Omar Sivori e in Nazionale, nei primi anni sessanta, da Altafini e prim'ancora da Brighetti e la fascia destra da Mora.

Vestì le maglie di Mantova e Roma; nel 1964 coi giallorossi vinse la sua terza Coppa Italia, segnando il gol decisivo nella finale contro il Torino. Dopo una breve esperienza a Genova con i blucerchiati chiuse la carriera con l'Alessandria in serie B, nella stagione 1966-67. Si ritirò a soli 27 anni, alle prese con problemi muscolari e di sovrappeso. Forse da buon veneto gli piacevano troppo i piatti di pasta e fasioi.

No comments:

Post a Comment