Per le qualificazioni mondiali del 1970
in Mexico si incontrano due paesi confinanti dell'America Centrale con un'accesa
rivalità calcistica: El Salvador da una parte e l'Honduras dall'altra. L'El Salvador era una nazione più piccola con una
popolazione doppiamente numerosa e con almeno 350 mila salvadoregni emigrati
illegalmente in Honduras, in cerca di terra ed opportunità lavorative.
La prima partita di andata si
giocò all'inizio di giugno 1969 a Tegucigalpa, la capitale
dell'Honduras. I Salvadoregni furono vittime di una vera e propria guerra
psicologica. I fan locali si riunivano al di fuori dell'hotel della squadra a
tirar sassi, suonare i clacson delle auto, cantando, fischiando e gridando
tutta la notte. Funzionò, l'Honduras vinse 1-0 con un goal di Roberto Cardona
all'ultimo minuto.
Fu uno shock troppo forte, tanto che la
diciottenne Amelia Bolanos prese la pistola del padre e si sparò al
cuore. Il suo funerale fu trasmesso dalle televisioni nazionali
salvadoregne con il presidente ed i suoi ministri che seguirono la processione
insieme alla nazionale che tornò dall'Honduras quella mattina.
La settimana dopo, in El Salvador,
la nazionale honduregna ebbe una notte ancor peggiore. In questa
occasione la popolazione locale sfondò le finestre dell'hotel lanciando uova
marce e ratti morti. L'Honduras fu scortata allo stadio con macchine
blindate, proteggendola lungo il tragitto per lo stadio dalla folla rabbiosa
che impugnava la foto della Bolanos. Tre persone morirono negli scontri prima
della partita. I militari armati circondarono lo stadio è si disposero
anche a bordo campo per garantire una sicurezza. Fu anche bruciata la
bandiera dell'Honduras di fronte al pubblico inferocito che vide la nazionale
di casa vincere 3-0.
I giocatori honduregni grazie alla sconfitta scamparono da un possibile, quanto reale, attacco dal pubblico. Sfortunati furono invece i propri supporter che furono linciati dai salvadoregni rabbiosi. Dozzine finirono in ospedale. Due fan persero la vita. Dopo questo fatto i confini tra i due paesi vennero chiusi.
Concludendo i due match con una
vittoria a testa di dovette giocare un terzo match in campo neutro. In
quell'epoca non si teneva conto dei goal di scarto. La terza partita si
giocò il 26 giugno 1969 a Città del Mexico . El Salvador vinse 3-2 dopo i tempi
supplementari e qualificandosi per le fasi finali del mondiale messicano.
Diciotto giorni dopo, con la tensione
ancora alta dopo gli scontri nel campo, le truppe militari del El Salvador
invasero l'Honduras mentre un aereo passeggeri salvadoregno riempito di bombe
colpiva target honduregni.
Ironicamente gli honduregni risposero
con i propri aerei bombardando nel proprio territorio gli immigrati salvadoregni
che vivevano nello stadio nel proprio paese.
La guerra durò 100 ore e 2 mila persone
furono uccise e lasciò un centinaio di migliaia di persone senza dimora.
Tornando al calcio
giocato, il mondiale del 1970 si concluse per El Salvador in modo inglorioso
perdendo tutte e tre le partite e non riuscendo a segnare nemmeno la rete per
la bandiera in memoria delle vittime della guerra e di Amelia Bolanos,
romantica tifosa, amante del pallone.
No comments:
Post a Comment